Jerome Guichard lo adoro e preciso subito: Jerome produce con amore tra i migliori vini al mondo; è fuori da tutto il contesto del vino marketing. Lo vedi raramente ad una fiera. Un pezzo d'uomo fiero e deciso, mi confessa tranquillamente che se non va in vigna tutti i giorni non sta a suo agio.
I suoi gamay
Da Francese vero mi offre una degustazione indimenticabile e parte deciso con il piglio della sua ultima creatura: il pet nat di chardonnay della borgogna (mi dice "questo tra 3 anni è meglio di uno champagne!") come dargli torto..la materia è viva, energica vibrante, al palato già emozionante. Glou Glou e vai..ridiamo su questa terminologia molto in voga tra i caviste francesi.gli replico che non mi piace questo termine, ridimensiona il vino, lo banalizza....Jerome trova il compromesso: i miei sono glou e basta.
Ok lo chardo in bollicina era delizioso, ma la folgorazione avviene dalla bollicina di gamay, oserei dire spaziale, ampia voluttuosa, diretta per poi amplificarsi a dismisura..wahuuu Le bottiglie si aprono che è un piacere, doveva essere un breve incontro, ed invece siamo a mezzanotte inoltrata in questa campagna del maconnaise e precisamente a Montbellet a godermi un Jerome in forma strepitosa. Il suo primo gamay secco è da lasciarci il fiato, onestamente non ricordo un vino rosso che mi abbia emozionato più di questo. Paradiso liquido; comprendo dopo questo mio tour bourguignonne e nel beaujolais che il mio cepage preferito per i rossi sarà eternamente lui: il Gamay.. .
Senza ombra di dubbio tra i migliori vigneron al mondo. Onestissimi i prezzi
I'm a lucky man!!! una giornata così me la ricorderò per sempre. Che vini!
Gianluigi Carlino
foto Edy Nasti
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