Un'istituzione campana e non solo; da qui partì la celebre pasta alla Nerano, richiestissima come sempre con spaghetti e zucchine grandi protagoniste. Ma la cucina di Alfonso Caputo e la cantina di questo iconico ristorante vanno ben oltre un piatto seppur di culto. Ma partiamo dalla location: nella baia di Nerano in una elegante veranda affacciati sul mare cristallino della costiera sorrentina coccolati da una cucina di territorio ma raffinata e da una cantina strepitosa dove le proposte naturali non mancano.
Divertente l'aneddoto che Alfonso ci ha raccontato circa la scelta della pasta, numerose prove e di cottura e di tenuta e di fibrosità per decretarne la migliore (Gentile ndr).
La cena che lo chef ci presenta prevede una serie mista di terra e di mare molto interessante per esaltarsi con il "foie gras" marino, ossia il fegato di seppia, il piatto che ci ha letteralmente stregati. Bianchi naturali siciliani e campani ci hanno accompagnato come in poche occasioni con gli stellati. complimenti. Non si conquista una stella michelin per caso.
Gianluigi Carlino
foto Edy Nasti
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